Il governatore del Veneto vuole mettere le cose in chiaro con gli alleati.
Intervistato dal Corriere della Sera, Luca Zaia, personalità di spicco nella Lega vuole certezze. “Sono convinto che la parola giusta sia “rispetto” per i cittadini e per la Costituzione” puntualizza il governatore veneto. Per Zaia questo governo deve essere chiaro sulle intenzioni per l’autonomia regionale, senza false promesse come hanno fatto i governi precedenti.
“Conte su questo ha ballato una rumba senza precedenti” ricordando la promessa che fece nel 2018 di arrivare ad un’autonomia nei primi mesi del 2019. Ma anche “il Pd è stato increscioso” e fa notare la differenza di ciò che oggi in campagna elettorale dice Letta rispetto a quello fatto durante il periodo di governo. “Sembra che l’Enrico Letta che oggi vinee in Veneto per parlare di autonomia non appartenga a quel Pd che al governo ha impugnato il nostro referendum davanti alla Corte Costituzionale” dice Zaia.
Sembra scettico anche ora Zaia sulle promesse di autonomia e sulle posizione della sua stessa coalizione di centrodestra. “Lo dico a tutti i nostri compagni di viaggio. L’autonomia non è un regalo da dare a qualche regione, e di certo non è un esproprio o una carognata che alcune regioni fanno contro qualcuno.”
Zaia esorta ad una posizione chiara sull’autonomia
Il governatore chiede che l’atteggiamento verso l’autonomia va chiarito subito, prima di votare, in maniera limpida senza giri di parole. “Del resto la Costituzione dice che ci vuole un sì o un no. Il nì non è previsto” ironizza Zaia. Il presidente della regione Veneto esorta le forze del centrodestra ad essere chiari nei confronti dei cittadini. “Avere il consenso per andare a governare come coalizione vuol dire assumersi una responsabilità che rispetto al passato è ancora più forte”.
Infine Zaia ricorda che anche il presidente Mattarella, massimo garante della Costituzione, ha parlato più volte di autonomia. E ora non c’è più tempo, è tutto già fatto.
